Egitto-Algeria 4-0
Troppo forte l’Egitto, troppo nervosa l’Algeria,
troppo scarso l’arbitro. Il remake della "guerra del football" si chiude con un 4-0 per l’Egitto che vola verso la sua terza finale consecutiva e con gli algerini ridotti in 8 per le espulsioni: tre, e potevano essere di più.
inni ok — E dire che le Volpi del Deserto avevano cominciato bene sul piano del fair play. Il 18 novembre scorso nello spareggio di Omdurman, Sudan, quando partì l’inno egiziano gli algerini, presi a pietrate al Cairo 4 giorni prima dai tifosi avversari, si girarono di spalle. Ieri non si sono mossi. Settantuno giorni fa l’Algeria vinse 1-0 tornando al mondiale dopo 24 anni. Gli egiziani tornarono a casa a rimuginare su una sconfitta inspiegabile sotto il profilo strettamente tecnico: i Faraoni non perdono in Coppa d’Africa da 6 anni, ultima sconfitta sempre con l’Algeria nel 2004 e dominano nel continente da almeno un lustro. Qui in Angola sono a 5 vittorie consecutive.
stessi uomini — Sul piano tattico, Hassan Shehata conferma gli 11 Faraoni che hanno battuto il Camerun dando un’altra chance al deludente Zidan e tenendosi nella manica il talismano Gedo Nagy. Anche Rabah Saadane non cambia nulla dopo la brillante vittoria con la Costa d’Avorio: il portiere Chaouchi, toccato da Drogba e in dubbio, c’è. La partita inizia bene ma non ci sono grandi occasioni fino al 25’ quando Chaouchi fa un mezzo miracolo respingendo un bel tiro di Moteab dopo un’azione meravigliosa dei Faraoni.
arbitro decisivo —
Cinque minuti dopo l’algerino Halliche viene ammonito per una carica su El Hadary. Il difensore del Nacional di Madeira entra come un treno ma il giallo è eccessivo e sarà decisivo. Perché al 37’ lo stesso Halliche atterra in area Moteab: rigore e altro giallo, che diventa rosso. Algeria in 10 e un paio di minuti dopo sotto di un gol.
Hosny inganna Chaouchi con un tiro potente scoccato dopo una provvidenziale sosta nella rincorsa, prima dell’ultimo passo. Chaouchi non ci vede più dalla rabbia affronta l’arbitro e torreggiando su di lui accenna una testata al fischietto del Benin. Il signor Codja, tra lo spaventato e il benevolo, gli mostra un cartellino giallo che avrebbe dovuto irrimediabilmente essere rosso.
raddoppio e calcioni — Nella ripresa El Hadary ferma una bella punizione di Yebda, l’Egitto si mangia un gol fatto con Zidan e Hosny ma al 65’ chiude la gara: Zidan mostra tutta la sua classe saltando Belhadj e mandando la palla all’incrocio.
A QUEL PUNTO L'ALGERIA DEDICE DI PICCHIARE DURO. Ghezzal si salva perché l’arbitro non vede un suo
calcio da dietro ad Hassan, ma Codja non può coprirsi gli occhi di fronte all’
entrata selvaggia di Belhadj su Al Muhammadi. Algeria in 9,
Egitto che fa melina cercando di salvare le caviglie visto che tra 3 giorni c’è la finale (Fatallah sarà squalificato,
Moteab è uscito zoppicante al 52’, problemi muscolari per Gomaa), ma comunque capace di segnare ancora all’81’ con Abdelshafi. Gli algerini continuano la ricerca della loro personale vendetta, e all’87’
Chaouchi rimedia il suo secondo giallo quando cerca di staccare la gamba di Gedo. Il portiere se ne va con due ammonizioni che avrebbero dovuto essere due espulsioni; l’uomo che non è riuscito a colpire come avrebbe voluto trova il tempo di segnare il 4-0 al 93’. Per Gedo Nagy il sogno continua: debutto con l’Egitto in autunno, 6 presenze e 5 gol, sempre partendo dalla panchina. In Coppa d’Africa è a 4, capocannoniere inedito e inatteso.
[Modificato da RaShO O°o°O 28/01/2010 23:51]